La tribute band BOWIE DREAMS

Venerdì 19 Aprile alle ore 21.00 presso il TeCa Teatro Cassanese, Corso Europa snc, 20062 Cassano d’Adda (MI), la BOWIE Dreams – David Bowie Tribute Band ci farà rivivere le più belle canzoni del Duca Bianco e racconterà, attraverso un concerto spettacolo, la storia dell’artista britannico.

La tribute band BOWIE DREAMS nasce a Bologna nel 2017, fondendo in un gruppo esperienze musicali diverse, ma con la comune passione per il rock.

Foto da Web

Qualche giorno fa, ho avuto il privilegio di intervistare Bob il Frontman di questa originalissima band. Ecco cosa è uscito dal nostro incontro:

Marco – Ciao Bob, voglio iniziare questa breve chiacchierata da una domanda che mi pongo molto spesso quando mi capita di assistere a spettacoli di cover band: Cosa si prova a salire sul palco e interpretare una leggenda (in questo caso David Bowie)?

Bob – Bowie è stato un formidabile autore, molto prolifico ma ci ha messo del tempo prima di comprendere che le sue canzoni più efficaci erano quelle che richiedevano l’interpretazione di un “personaggio”. Quindi ha creato le condizioni per contestualizzarle diventando un “performer” come amava definirsi. Quindi le canzoni di Bowie non possono essere semplicemente cantate, ma vanno interpretate come farebbe un attore sulla scena di un teatro o di un film. Quello che provo quando interpreto le sue canzoni è uno stacco netto dalla realtà e un’immersione totale nella musica e nel rapporto che si instaura con il pubblico.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Marco – David Bowie iniziò a suonare all’età di 12 anni. Anche la vostra passione ha origini così lontane?

Bob – Personalmente sì, il mio primo approccio alla musica è stato immediato: mia madre teneva la radio accesa su Radio Monte Carlo negli anni ’70, quindi ho iniziato subito ad ascoltare prevalentemente musica internazionale. A 13 anni ho iniziato a suonare la batteria e a 14 abbiamo fatto la prima esibizione per i nostri compagni di scuola. Bowie era uno dei tanti artisti che mi affascinava e che ascoltavo. Ma negli anni ’80 ero più attratto dalla corrente New Wave, quindi ascoltavo coloro che erano stati influenzati da Bowie in modo determinante, ma senza rendermene effettivamente conto. La consapevolezza di ciò mi è arrivata anni dopo.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Marco – Con un repertorio come quello di Bowie non penso sia facile trovare le canzoni giuste da interpretare; probabilmente escludere certe canzoni sembra impossibile, ma vanno fatte delle scelte ovviamente. Con che criterio scegliete la scaletta delle canzoni che interpretate?

Bob – Il nostro repertorio come band include quasi 40 canzoni, ed effettivamente ce ne sarebbero altrettante che mi piacerebbe inserire e poter proporre dal vivo. L’idea iniziale era di poter inserire almeno una canzone da ogni album, per creare un percorso storico ed evolutivo, ma i brani importanti o significativi erano troppi e alcuni album ne contengono davvero tanti che non possono essere lasciati fuori. Lo spettacolo teatrale che proponiamo invece è il racconto di una storia: la caduta e l’ascesa di Major Tom, uno dei personaggi chiave dell’intera carriera di Bowie. Quindi le canzoni sono state scelte perché aiutano a raccontare questa storia, che è frutto della mia fantasia, ma che risulta credibile e che emoziona molto anche il pubblico.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Marco – In quale modo (se è possibile di fronte ad un mostro sacro come Bowie) personalizzate o  fate vostre le canzoni che interpretate?

Bob – Abbiamo scelto fin dall’inizio di essere più fedeli possibile all’originale e di interpretare alcuni brani come faceva Bowie dal vivo. Quindi musicalmente rispettiamo l’originale. Per quanto mi riguarda io “interpreto” Bowie e i suoi personaggi con la mia sensibilità. Non cerco di imitarlo o scimmiottarlo, naturalmente indosso dei costumi che mi servono per entrare meglio nei personaggi, ma lo faccio con il massimo del rispetto e per dare al pubblico qualcosa di più di una semplice interpretazione vocale.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Marco – Anche se è stato un grande successo, Bowie non ha mai cantato “Under Pressure” davanti a un pubblico fino al Freddie Mercury Tribute Concert nel 1992. Cosa pensate di questa stupenda canzone e di questa strana scelta di Bowie?

Bob – La versione che abbiamo scelto di portare sul palco è quella che Bowie cantava con l’aiuto della bassista Gail Ann Dorsey nel Reality Tour. La scelta di non portare dal vivo per lungo tempo questo brano da parte di Bowie probabilmente ha a che fare con la sua sensibilità. Il brano ha avuto una genesi complessa ed è stato più volte abbandonato e ripreso dagli autori. Nessuno di loro pensava potesse avere un grande successo, ma poi…

Marco – Manuel Agnelli ha dichiarato: “Bowie è sì difficile da interpretare, ma non è intoccabile. Ha fatto la sua musica per tutti” siete d’accordo?

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Bob – Indubbiamente Bowie non ha scritto solo per sé stesso, anzi, tutto il suo repertorio è rivolto all’esterno e ha sempre apprezzato il fatto di essere citato o interpretato da altri artisti. Ha scritto molte canzoni per altri e ha interpretato canzoni di altri. Bisogna però dire che non è un artista che chiunque può affrontare, e non è una questione di timbro o estensione vocale, piuttosto va compreso e rispettato. Forse anche amato come artista.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Grazie mille Bob per questa breve ma ricca intervista che ha fatto sicuramente emergere la passione e l’amore per la musica che vi spinge a continuare su questa strada! In bocca al lupo!!!

E come si fa alla fine dei concerti, è arrivato il momento di presentarvi i componenti della band:

Bob Lobrano (voce): interpreta David Bowie nei Bowie Dreams. Inizia come batterista per poi passare alla voce. Ha un’esperienza da cantante professionista dopo la metà degli anni ’90 in una band di Genova (Blindosbarra) con la quale si esibisce al Festival del 1° Maggio del ’96 in piazza San Giovanni, ma è un onnivoro musicale.

Vincenzo Pugliese (tastiere): il suo approccio alla musica arriva in tenerissima età cominciando a strimpellare a orecchio sull’iconico organetto arancione, in voga negli anni ’70. Dall’adolescenza, entra a far parte di diverse band, prediligendo la composizione di brani originali ma attingendo comunque dalle influenze musicali che hanno contraddistinto il suo percorso. Più avanti negli anni, ha cominciato a far parte di alcune Tribute Band, arrivando, agli inizi del 2017, a essere tra in fondatori della Bowie Dreams, grazie all’amore verso uno dei più grandi artisti contemporanei, sbocciato al primo ascolto di “Life on Mars?”, nel 1971.

Pietro Zanini (basso): ha cominciato molto giovane a suonare in diverse band di Bologna, spaziando in diversi generi e attingendo da artisti che lo hanno fatto crescere musicalmente. E’ un nuovo componente della band, composta da amici di vecchia data e attratto dal progetto unico. Pur avendo ascoltato  David Bowie in gioventù anche se in modo parziale, sostiene di aver riscoperto un artista completo, musicista e cantante unico che con i suoi innumerevoli capolavori, ha sempre avuto uno sguardo al futuro. E questo è il tributo che si merita.

Mirko Morini (chitarra e cori): ha iniziato a suonare a 14 anni, seguendo i miti del momento che, nel loro genere, hanno contribuito a cambiare le sue filosofie musicali (Beatles, Neil Young, Bowie solo per fare qualche esempio), creando tracce inconfondibili, non solo per una maturazione artistica ma per l’attrazione che sapevano trasmettergli. Sostiene che permettersi di salire su un palco e suonare Bowie è come approcciarsi a dipingere un Monet, conoscere i colori, le sfumature…pur sapendo che non sei lontanamente un impressionista. Il feedback del pubblico fa comunque capire che qualche “accozzaglia di colori”, è spennellata nel modo giusto.

Enrico Carosio (batteria): la batteria è il suo strumento da sempre con cui si è cimentato suonando sia la musica internazionale (Beatles, Pink Floyd, Genesis, p.es), sia quella italiana di Vasco, PFM o Pooh. Innamoratosi dei Rockets, fa tuttora parte della Universal Band, tributo ufficiale della band francese. Ha scoperto di recente tutto il mondo e la musica di David Bowie, grazie alla quale, rivive e prova a far rivivere, soprattutto a teatro, le atmosfere e le visioni musicali dell’iconico artista inglese.

Alberto Pietropoli (fiati e cori): si ritiene molto fortunato per essere cresciuto passo passo con il beat, il rock, il prog (a 10 anni si trova tra la mani il 45 giri “Please Please me” dei Beatles) e si considera, dal punto di vista musicale, un onnivoro. David Bowie è stato un lampo folgorante e, pur non avendolo seguito tantissimo, ancora oggi scopre il piacere dei primi ascolti ma soprattutto quello di poterlo celebrare, suonando i suoi meravigliosi brani.

Federico Bigi (chitarra solista): ha cominciato provando a emulare i grandi chitarristi, da Blackmore a Page, fino a Van Halen e Satriani. Il suo primo approccio con Bowie era limitato ai suoi brani più famosi ma quando gli è stata proposta la Tribute Band, ha provato il piacere di addentrarsi nelle armonie e composizioni, apprezzandone il genio e riscoprendo il gusto di suonare un genere completamente diverso dagli stili a lui più congeniali. David Bowie è la testimonianza che la musica non ha età, sempre nel continuo cambiamento e nella ricerca di se stesso. Suonare la sua musica, è immergersi in questo modo di essere.

Giulia Sacchi (seconda voce): Il canto, è stato per lei una costante nella vita sin da bambina. La sua prima esperienza musicale è stata nel canto corale, da cui ha acquisito la passione per le linee vocali di accompagnamento. Attualmente, oltre a far parte della Bowie Dreams, è attiva come cantante solista dei Symphonic Metal, Tribute Band ai Nightwìsh. “Con i Bowie Dreams, affronto la preparazione dei brani con rispetto e grande attenzione ai dettagli delle linee vocali per ricreare al meglio, le molteplici atmosfere che Bowie ci ha regalato”.

Foto da sito David Bowie Tribute Band

Grazie di Cuore all’ORGANIZZATRICE DELL’EVENTO : Marina Trovati de “Il Salotto di Marina (mail: info@ilsalottodimarina.com) per avermi coinvolto in questo grande evento e ai componenti della Band per aver accettato questa intervista.

Per informazioni riguardo l’evento, chiamate il numero 340 2751818 o scrivete a:

info@ilsalottodimarina.com

E’ possibile acquistare i biglietti e scegliere i posti.

PREZZO: € 18,00 più diritti di prevendita

https://ilsalottodimarina.18tickets.it/film/15687

💸In alternativa, è possibile acquistare in cassa, poco prima del concerto, scegliendo tra i posti disponibili. 

♿️Per le persone con disabilità l’ingresso è gratuito e, solo in questi casi, è possibile scegliere il posto tramite e-mail o telefono. 

❗️AVVISO

Per ragioni organizzative non è possibile bloccare i posti tramite telefono o e-mail per pagare il giorno dell’evento. 

L’unico sistema per garantirsi la scelta del posto è la piattaforma 18Tickets.

PROSSIMA PUBBLICAZIONE:

  • Domani: Domenica 14 Aprile IN OCCASIONE DELL’USCITA UFFICIALE DEL MIO ULTIMO ROMANZO “SEGRETI D’AUTORE” PUBBLICHERO’ UN ARTICOLO CON INFORMAZIONI E CURIOSITA’, MA SARA’ ANCHE L’OCCASIONE PER SVELARE FINALMENTE LA COVER E IL BOOKTRAILER DEL MIO PRIMO ROMANZO THRILLER. RESTATE CONNESSI!!!!

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Marco

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