Io, Vincent Van Gogh

“La normalità è una strada lastricata. E’ comoda per camminare ma non vi cresce nessun fiore.”

Vincent Van Gogh

Queste poche parole dicono molto di come visse questo straordinario genio, non tanto perché sono pregne della sofferenza con cui ha dovuto convivere, quanto perché ci fanno capire che da questa sofferenza è stato in grado di trovare un modo di vedere il mondo con occhi diversi e di dare un nuovo tono e una nuova luce ai colori, come se avesse voluto dire che la vita riserva sempre mille diverse sfaccettature.

Immagine da Intelligenza Artificiale

Quello che andrà in scena fra il 14 e il 24 Marzo al Teatro Leonardo di Milano, è uno spettacolo in cui Corrado D’Elia ci mostrerà l’animo di un uomo oltre che il genio indiscusso quale è stato Vincen Van Gogh.

Come una sorta di album da sfogliare, questo spettacolo ci permetterà di entrare nella sua vita, di capire quale passione avesse Van Gogh per l’arte, quella stessa passione che lo portò addirittura alla follia.

Indubbiamente è proprio l’eterno dilemma fra vita e arte a muovere tutta la vicenda, ed è proprio attraverso i suoi quadri che D’Eia ci accompagna in questo viaggio dentro l’uomo oltre che all’artista.

Ed allora è proprio lui, Vincent a narrare la sua storia passando da Parigi ad Arles spinto sempre da questa eterna ricerca di colori, questa inesauribile voglia di creare nonostante in tutta la sua vita non sia riuscito a vendere praticamente nulla, se non un misero quadro al fratello Theo.

La vicenda si snoda attraversando la sua vita profondamente segnata dalla grande amicizia con Gauguin e dall’esperienza nel manicomio in cui questo sognatore trascorse i suoi ultimi giorni prima di morire.

Sul palcoscenico, oltre allo sfondo dei girasoli che lo illuminano a giorno, non poteva che esserci una sedia, null’altro. Questo spettacolo è il mosaico della vita di un pittore, di un genio morto solo e povero, definito pazzo, ma forse ancora talmente lucido da riuscire continuamente a stupire. Le musiche si mescolano ai colori e al racconto di D’Elia creando un’atmosfera unica.

D’Elia definisce le sue rappresentazioni “album” perché il rito di raccontare un genio è una sorta di evocazione, è come sfogliare un album di fotografie in cui lui stesso e il genio di cui tratta, si potessero raccontare insieme anche se divisi da epoche diverse e lontane.

Corrado D’elia è attore, regista e drammaturgo. Nel 1995 ha fondato il progetto Teatri Possibili ed è stato direttore artistico in numerosi teatri, stagioni e rassegne teatrali.

In un’intervista, alla domanda: Qual è la particolarità di questi suoi album? Ha risposto:

“Nei miei album non metto in scena i personaggi di cui di volta in volta prendo ispirazione, anzi. E’ un lavoro molto personale. Nel caso specifico di IO VINCENT VAN GOGH, il sistema scenografico fa rivivere i quadri non attraverso la loro proiezione, ma attraverso segni di luce che ricreano le atmosfere che quei quadri suscitano”.

Penso che questo rappresentazione sia un’esperienza unica, assolutamente da provare, come unica è stata QUESTA MOSTRA INTERATTIVA DI VAN GOGH che ho visitato circa un anno fa sempre a Milano.

Ora alcune informazioni utili:

Lo spettacolo andrà in scena dal 14 al 24 Marzo al Teatro Leonardo Via Ampère 1 a Milano con spettacoli previsti alle ore 16.30 (alle 20.30 solo domenica 24 Marzo)

La durata è di 90 minuti

Per altre informazioni e per prenotare:

biglietteria@mtmteatro.it

02-86454545

PROSSIME PUBBLICAZIONI:

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Marco

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