Il prossimo lunedì 17 Giugno presso lo spazio HUB di Treviglio, alle ore 21.00 verrà trattato un argomento molto attuale, che coinvolge tutti, indipendentemente dall’età; un argomento che sconfina nel valore della democrazia al giorno d’oggi.
A sconvolgere o comunque a mescolare le carte in tavola, negli ultimi anni, è stato indubbiamente l’avvento dei social di cui ormai tutti facciamo uso, che rendono i confini di questo fondamentale articolo, più nebuloso e di difficile definizione.
Partiamo innanzitutto dal testo dell’articolo 21 della Costituzione Italiana:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Non dimentichiamoci che questo articolo arriva dopo che nei venti articoli precedenti, sono stati stabiliti i diritti fondamentali dell’uomo, della donna, del cittadino entro la cornice di una Repubblica democratica basata sul lavoro, cioè dipendente dall’opera di tutti e stabilisce una volta per tutte perché la democrazia non è mai scontata e non è mai conquistata per sempre, ma dipendere dal grado di coinvolgimento dei cittadini e da quanto sono disposti a faticare per mantenerla e svilupparla.
Questa democrazia nasce da una generazione che aveva alle spalle due decenni di dittatura, una guerra mondiale perduta e una guerra civile, quindi sapeva esattamente di che cosa parlava.
Oggi il mondo sta conoscendo un momento molto particolare: l’avvento dei social rende tutto più veloce, c’è una vera gara a chi arriva primo a dare la notizia, perdendo così il vero valore della cronaca che ha un’importanza rilevante, perché scappa via giorno dopo giorno, ma lentamente si accumula e diventa storia.
Purtroppo i social hanno a mio parere tolto una parte di filtro, lasciando che la notizia appaia e circoli (ancor più velocemente che nel periodo “pre-social”) senza che sia verificata. Inoltre, molto spesso, la cattiveria verbale la fa da padrona: le persone nascoste dietro la loro tastiera si permettono cattiverie gratuite su qualsiasi argomento.
Si è secondo me arrivati al punto che dobbiamo riuscire a riscoprire i nostri doveri più che i nostri diritti, perché dai doveri parte la società civile: primo far tutti il rispetto delle idee di chi non la pensa come noi.
Dostoevskij diceva che la tolleranza arriverà a un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi affermazione per non offendere gli imbecilli. Questo concetto ci fa capire una cosa molto importante: gli imbecilli non amano essere contraddetti!
Penso che quello di lunedì 17 giugno sia davvero un incontro da non perdere, in cui i due relatori Alice Longhini e Francesco Castelli, ci faranno riflettere sul periodo storico che stiamo vivendo. L’ingresso è libero e sicuramente uscirete con un punto di vista in più su cui riflettere o addirittura su cui impostare la vostra vita sociale.
NON MANCATE!!
Marco
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